DINACHARYA: come organizzare la routine quotidiana secondo l'Ayurveda




Dinacharya è un termine sanscrito composto da din, che significa giorno ed eacharya, che esprime l'azione di sentire, di accordarsi con una determinata dimensione. 
Dinacharya perciò significa accordarsi con l'ordine quotidiano naturale, seguire delle pratiche che, applicate quotidianamente con costanza, portano a uno stato di salute generale e di libertà dalle malattie. 
Praticare una routine giornaliera significa quindi capire e scegliere ogni giorno ciò che fa bene alla vita ed evitare ciò che le fa male.

Finora abbiamo sempre parlato dei tre dosha Vata, Pitta e Kapha che influenzano la nostra costituzione, la nostra dieta, ecc...,mentre ora vedremo che influenzeranno anche la nostra giornata.
Come si vede bene da quest'orologio, abbiamo durante il giorno dei momenti Vata, dei momenti Pitta e dei momenti Kapha.

PERIODO VATA:   dalle 2 alle 6, e dalle 14 alle 18
PERIODO PITTA:   dalle 10 alle 14, e dalle 22 alle 2
PERIODO KAPHA:  dalle 6 alle 10, e dalle 18 alle 22




IL RISVEGLIO: h. 6-8

E' facile comprendere per quale motivo le prime ore della giornata siano considerate Kapha: al risveglio il corpo è lento, pesante, rilassato e tranquillo, insomma ha le qualità di Kapha.

L'Ayurveda consiglia di tenersi in armonia con il sole e alzarsi tra le 6 e le 8 al massimo (chi si alza prima sarebbe l'ottimale), possibilmente senza far suonare la sveglia: alzandovi durante il periodo più vicino possibile a quello Vata, potrete trarre vantaggio dalle sue qualità (leggerezza, movimento) e sentirvi dunque freschi, leggeri e allegri, condizione che si manterrà per tutto il corso della giornata. 
Restando invece a letto troppo a lungo nel periodo di Kapha, dalle 6 alle 10, vi alzerete condizionati dalle qualità di Kapha e cioè, rigidi, pesanti e cronicamente assonnati. Anche in questo caso la condizione iniziale si manterrà anche durante il giorno.
Secondo l'Ayurveda, il mattino è un momento speciale in cui ci si dovrebbe sentire vigili, lucidi, liberi dalle preoccupazioni del giorno precedente e con il sistema nervoso pronto a rinnovarsi. E' dannoso disturbare o ignorare questa opportunità di naturale ricreazione.

Bevete un bicchiere di acqua tiepida, oppure con limone, zenzero e un pochino di miele, per stimolare l'evacuazione intestinale. Se questa non dovesse verificarsi non preoccupatevi. Con il tempo, continuando con questo piccolo accorgimento, l'evacuazione  mattutina avverrà in maniera del tutto naturale. Ovviamente urinate.

Lavatevi i denti. L'Ayurveda, oltre a questa comune e normale pratica, consiglia di grattare via la patina bianca che si può formare sulla lingua durante la notte con un nettalingua che potete acquistare anche in internet.

Esempio di nettalingua

La patina bianca è un residuo di ama (tossine) che può derivare dal pasto serale precedente oppure da qualche altro squilibrio più profondo. Alcuni non si svegliano con la lingua sporca; in questo caso non è necessario fare questa operazione. In ogni caso, con il miglioramento della dieta e dell'equilibrio la patina tende a scomparire.

Massaggio con olio: un massaggio leggero su tutto il corpo con una sottile pellicola di olio prima del bagno rende la pelle calda e va a bilanciare il Vata del mattino; questo fa benissimo a tutti. 
Nella pelle ci sono migliaia di nervi cutanei, connessi ad ogni parte del corpo; sempre la pelle è inoltre un produttore fondamentale di ormoni endocrini. In pratica il massaggio mattutino addolcisce il sistema nervoso e quello endocrino aiutando ad affrontare la mattinata con maggiore tranquillità.
Praticare il massaggio su tutto il corpo può richiedere molto tempo. Esso ha però effetti così benefici che, piuttosto che nulla, andrebbe bene anche un mini-massaggio che dura da 1 a 2 minuti.
Le parti del corpo su cui è importante lavorare sono la testa e i piedi. 

Con un cucchiaio grande di olio tiepido frizionate la testa come se vi faceste uno shampoo; massaggiate la fronte, le tempie con movimenti circolari; la parte esterna delle orecchie; il collo davanti e dietro.
Con un altro cucchiaio di olio, massaggiate entrambi i piedi: un pò gli alluci, massaggiate poi rigorosamente le piante dei piedi avanti e indietro con il palmo della mano.
Restate seduti qualche secondo in modo da far assorbire l'olio, quindi fate il bagno o la doccia. Se proprio non ce la fate a lavarvi i capelli e farvi la doccia al mattino, fatelo la sera; sempre meglio che non farlo.

NB: gli oli vanno scelti in base al tipo corporeo: 
Vata: olio di sesamo o mandorla
Pitta: olio di oliva o cocco
Kapha: olio di girasole o sesamo

Fate colazione: attenzione per i Kapha a non mangiare briosches, burri, torte, ecc...perchè , soprattutto tra le 6 e le 10, come abbiamo detto, siamo nel periodo Kapha che vi condizionerà con le sue caratteristiche: oltre magari a sentirvi pesanti, mangiando dolci potreste contribuire a creare maggiore adipe nel corpo e quindi ingrassare più facilmente. Meglio stare sul secco (fette biscottate, biscotti secchi e leggeri, ecc..)






PRANZO: h. 12-13

L'ora del mezzogiorno è il momento fisicamente più attivo, a metà del primo periodo Pitta (h.10-14). Pitta è responsabile del metabolismo del cibo, della distribuzione dell'energia e, in generale, della massima efficienza fisica. 
Questo primo ciclo termina con un altro periodo Vata che ha inizio alle 14 e termina alle 18.


Pranzare presto: a mezzogiorno o anche un pò prima; questo permette di usufruire pienamente della parte Pitta della giornata. Pitta alimenta agni, il fuoco digestivo, che a quell'ora raggiunge la massima efficacia. Perciò l'Ayurveda raccomanda di fare del pranzo il pasto più ricco della giornata. 
Durante il pranzo sarebbe meglio evitare di bere alcolici che favoriscono la sonnolenza e non aiutano a mantenere attivo il fuoco per digerire bene. 
La migliore digestione avviene grazie all'acqua calda; evitare anche bibite, acqua o tè molto freddi.

Dopo pranzo: restate seduti 5 minuti in silenzio a tavola.

Ancora successivamente: fate una breve passeggiata (da 5 a 15 min) o un riposino di 5 min per aiutare il processo digestivo e dare stabiltà a tutto l'organismo.





CENA: h. 18-19

Con la sera inizia il secondo ciclo che ripete la stessa sequenza del precedente ma con una sfumatura diversa. La sera è rilassata e tranquilla come il primo mattino, ma il tramonto riconduce il corpo  a una stabile condizione di riposo. Kapha è dunque incline all'inerzia.

Cena: come per il pranzo, anche la cena deve essere consumata per tempo intorno alle 18/19. 
E dato che Pitta non si farà vivo per digerire la cena fino alle 22, non conviene mettere troppo carburante nell'organismo. 
E' soltanto nel pomeriggio che si ha il maggior potere digestivo, il che dà modo di avere una digestione completa, cosa per l'Ayurveda molto importante al fine di non produrre tossine. Ricordatevi di osservare questa regola del non mangiare troppo soprattutto se siete un tipo Kapha e avete più difficoltà a smaltire rispetto agli altri dosha. Potreste tentare con dei cereali caldi, pane tostato, tè alle erbe e frutta fresca.
In ogni caso è consigliabile un pò per tutti cercare di fare una cena meno abbondante rispetto al pranzo. 
L'Ayurveda sconsiglia decisamente di consumare cibi fermentati alla sera: formaggi, yogurt, panna acida perchè aumentano Kapha nel corpo appesantendolo, e la carne rossa perchè difficile da digerire. 
Come per il pranzo l'alcol è sconsigliato, ma al limite la regola fondamentale è di non berlo mai da solo e/o ghiacciato.

Dopo cena: breve passeggiata per stimolare la digestione e preparare il corpo alla tranquillità. Proseguite leggendo, ascoltando musica o chiacchierando.
Evitate di guardare film d'azione o cruenti a tarda notte perchè prima di andare a letto non va bene avere troppi stimoli.




ORA DI CORICARSI: h. 21.30-22.30

In sintonia con il ciclo Kapha che conclude la serata, i tipi Kapha preferiscono andare a dormire verso le 22: questo è l'ideale ayurvedico per tutti. I ritmi del corpo si placano naturalmente, il sonno è più profondo e rilassato e il corpo ha tempo di generare nuovi tessuti, cosa che accade fondamentalmente di notte. Dormire bene tutta la notte è un fattore di longevità. 

Se aspettate troppo tempo, dopo le 22, subentra nuovamente il periodo Pitta che entra in moto per digerire la cena e per produrre calore al fine di non farvi sentire freddo mentre dormite. 
Questo passaggio da Kapha a Pitta vi farà sentire la voglia di essere di nuovo attivi; questo è il motivo per cui in prima serata ci si sente assonnati, mentre intorno alla mezzanotte, con l'apice del periodo Pitta, si riprende energia. Andare a letto presto è di fondamentale importanza per godere del benessere durante il giorno successivo.

La conclusione di questo secondo ciclo è rappresentata nuovamente dal periodo Vata che precede il mattino e si esprime attraverso il sistema nervoso ma, invece di pensare velocemente come nel pomeriggio, si passa alla fase del sonno come attività onirica (sonno REM), in cui gli impulsi cerebrali raggiungono il massimo dell'attività notturna. 
Così il ciclo della giornata è completo.



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